Pepite nel Ticino?

Testo e foto Bogni Dott. Giorgio Telkil’ohr .

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Ma davvero ci sono le pepite anche nelle sabbie del Fiume Ticino? Ebbene si e vi racconto un pochino anche dell’ultimo mio ritrovamento.

E’ di pochi giorni fa, primi giorni di maggio 2021, una mia riscoperta di un sito, considerato da tempo sostanzialmente esaurito o comunque poco interessante. Da tempo in questa particolare zona della grande ansa di Castelnovate, si nota una profonda ed intensa erosione di una bellissima successione di strati di sedimento alluvionale e fluvioglaciale particolarmente antico, testimoniato dalla profonda ferrettizzazione degli stessi.

In passato questa zona aveva dato interessanti ritrovamenti ma l’intenso sfruttamento ne aveva esaurito l’accumulo. Le ultime piccole piene però hanno un pochino sparigliato le carte, rendendo difficile l’accesso a questi punti e di fatto accumulando un piccolo ma saporito deposito di grosse pietre e ciottoli. In mezzo a questo ciottolame si osserva del sedimento misto e non classificato, relativamente poco granato, di fatto a prima vista non pareva particolarmente ricco.

Alla fine però del piatto di assaggio la bella sorpresa: frammenti di magnetite davvero molto grossi, pochi granati, appunto pezzi e cristalli ottaedrici di magnetite fino a un centimetro e belle scagliette di oro.

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Piatto ricco mi ci ficco! Dopo un paio di pomeriggi di intenso e molto difficoltoso scavo i risultati cominciano ad essere soddisfacenti e le scagliette accumulate sono davvero belle.

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La difficoltà dello scavare in acqua, aspirare il sedimento con una pompa manuale, trattenere le attrezzature che venivano trascinate dalla forza dell’acqua, lavare il raccolto con una canaletta tradizionale, con troppa corrente e quindi due secchi e subito lavare e raccogliere il concentrato.

A fine giornata il cielo nero ed il temporale che avanza, per fortuna che alla “Miorina” non hanno ancora aperto le chiuse, riattraverso con difficoltà il braccio di fiume che mi separa dalla riva sicura e finalmente pulisco il raccolto.

Bella giornata! Da tempo non trovavo così bell’oro e una pepitella, diversi granuletti che rotolano sul fondo del piatto, il report della bilancia è davvero relativo quando l’oro che si trova è così bello.

Il fiume lo ha strappato all’antico sedimento che il ghiacciaio e le fiumare conseguenti allo scioglimento dello stesso avevano li depositato una decina di migliaia di anni fa e depositato in questo piccolissimo fazzoletto di fondale leggermente rialzato del fiume dove ho avuto la fortuna ed il privilegio di “provare” a cercare.

Al microscopio la meraviglia dell’associazione tra oro e quarzo, la parziale opacità di un oro che da molto stava in attesa di vedere la luce e la mia gioia di averne potuto godere di questa emozione.

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La mia gratitudine sempre a questo bellissimo fiume che è il Ticino, ai miei compagni di avventura in occasione della prima discesa in quel punto, e orgogliosamente a questa passione che mi porta a contatto con la bellissima natura che ci circonda e che riesce a lasciarmi il ricordo di quei momenti in una semplice piccola pepitina di oro.

Bogni Dott. Giorgio Telkil’ohr Maggio 2021

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