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Foto Franco Alessandro Priolo Priolo

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Ricordo n 10

Quella di ieri È stata una giornata proprio avventurosa partire dalle ore 6.00 quando la vecchia sveglia ha tuonato non suonato,alzato di scatto dal paglione parole appropriate, una dormita che era da un Po un rilassamento così bene, sceso le scale fatto colazione con lattecaffe caldo lavato il grugno,fatto il resto, messo legna nel caminetto preparo lo zaino inizio a vestirmi poca roba, calzettoni di lana maglia di lana a maniche lunghe mutandoni fino alla caviglia, e una camicia sempre di lana di quelle che hanno la coda un lembo di stoffa che sta dietro nel fondo schiena passa attraverso le gambe e abbottono nel bottone davanti come quelle che si usava a sciare negli anni 70 forse anche adesso io non vado più , pantaloni di fustagno alla zoava,alla finestra sempre tutto grigio mi metto i scarponi ben stretti porto un pezzo di cioccolata pane secco due fette a me piace dura di più e ne mangi meno scuola di blengi, un mandarino e un accendino con resina di Pino quella si accende e fa accendere anche nel bagnato non si sa mai. SONO PRONTO, zaino in spalla corda tracolla,mi incammino grigio all’aperto nero nel bosco il sentiero lo conosco per un Po pianeggiante poi inizio a salire l’aria bella fresca,non fatico le gambe rispondono bene x ora costeggio il ruscello sulla mia destra penso all’oro che ho trovato li penso meno male che ce specchio x le allodole come dice il blengi ehehehehe!! E rido come lui, il sentiero si inerpica un Po lo sento nelle gambe e nel respiro sono 7,45 leggo il cellulare, ma cavolo quando viene chiaro forse sono arrivato alla sorgente solfurea buona quella puzza un Po ma riempio la borraccia poi a me piace se penso a cosa mi dirà la mia compagna quando sarò a casa, domandera` se hai bevuto l’acqua santa questa sera dormi nella stalla di belinda non ti voglio nel letto io!! hehehe sogghigno al pensiero, intravedo il sentiero libero dal bosco costeggio il costone roccioso sento e inizio a vedere non bene laggiù il t.piota sono nel sentiero giusto tra un Po ti vedrò rio serpi arrivo più o meno dove dovrebbe essere non è molto chiaro ma riconosco il gancio che mi aveva accennato il blengi è ancora li dopo 60 anni un Po arrugginito la corda li non l’attacco,cercherò una quercia sono le 9,30 li ce ne di belle grosse cavolo devo scendere in quella quasi parete di serpentina! Porcaccia la miseria sarà meglio scendere con il fondo schiena ok vado piano scendo meno male che è fatto un Po a scalini queste spaccature orizzontali mi aiutano molto sgancio il pointer dalla cintola dei calzoni provo a farlo funzionare lo metto modalità sensibile provo a infilarlo nella apertura della roccia lo passo piano da unestremita all’altra sento il bip e una vibrazione prendo la raspetta e un cucchiaio inizio a scavare il bip è sempre più forte con non poca difficoltà estraggo i sacchetti di tela dalla tasca dello zaino inizio a pulire quella fessura del contenuto di terriccio misto a quarzo riempio il sacchetto raschiato e spazzolato il tutto scendo di un altro metro faccio il lavoro del primo nell’altra spaccatura e così via x 4 volte il pointer vibrava e suonava forse anche per via della magnetite inglobata nella roccia, le ultime 2 spaccature in verticale finivano su un piccolo terrazzamento quindi più facile da raccogliere la ganga riempita anche gli ultimi 2 sacchetti in tutto 8, metto tutto nello zaino e lo legò alla corda vado su in mezza arrampicata, poi al sicuro tiro su lo zaino con fatica ognuno dei sacchetti tiene quasi 2kg di ganga quanti chili spero che ci sia qualcosa con tutta sta fatica verrà il bello a portarli giù zaino al sicuro faccio sosta un frugale pasto oggi pane secco e cioccolata e mandarino acqua che sa di zolfo,è passato un mucchio di tempo anche se il sole fa capolino tra le nubi grige e spira aria di tramontana meno male son stato previdente nel vestirmi meglio andare e già l’una ho un bel peso da portare lascio la corda qua nascosta e i chiodi mi serviranno se trovo qualcosa x un’alta volta sicuro ci verrò.scendo il peso si fa sentire a volte la discesa è più faticosa della salita con un peso nella groppa. Tre ore dopo varie soste raggiungo casa mi è bastato solo un fischio Linda la mia cagnolina è arrivata di corsa saltandomi addosso una marea di slappate,poi vicino alla porta un bacio dalla mia compagna ciao tutto bene?

Ricordo n 11

Sto guardando leggendo un titolo in fogli scritti con inchiostro con il pennino e asciugato con carta assorbente dal Blengi e papà sergio di tratti auriferi e mineralizazzioni della val gorzente è piota.faccio un riassunto se no ci vuole tutta notte per scrivere. Le mineralizazzioni È costituita da carbonati magnesiaci dolomite e magnesite,quarzo,calcedonio, oro, pirite,marcasite,blanda,pirrotina,galena,calcopirite e tetraedrite. Ematite,magnetite ilmenite non sempre presenti componenti della roccia incessante.molto presenti minerali di alterazione, di colore che da sul rosso o arancio tipo ocra ,anche rossastro di goethite e lepidocrocite, e di colore verde mela ( probabili minerali di nichel)Una mineralizazzione interessa alcune faglie verticali come nel rio delle serpi con direzione nne-ssw che tagliano tutta la massa iberzolitica. In questo caso filoni idrotermali potenti frequenti diversi metri e serpentino fibroso di diversi centimetri. ( notare che Blengi e Sergio partono dalla gavetta di picco e baghi e dai loro padri e nonni che la loro ricerca del metallo giallo parte da molto lontano.)

Ricordo n 12

Oggi ho pulito il posto dove il blengi tiene i suoi tesori in sacchetti da 5, 3 e 2 kg di terra e quarzo tiene sacchetti che hanno diversi anni anche un quarto di secolo li tiene li ogni tanto se li guarda e quando magari passo il fine settimana ne apriamo due o tre è inizia raccontate come e dove ha trovato il loro contenuto si perché Blengi li numera tutti e provenienza, ha un quaderno apposta come un registro. Ma dato che Blengi è a svernare nella vicina Liguria e io ogni 2 giorni sono a casa sua con il suo permesso perché è come fossi suo figlio mi raccomanda di tenere pulito quella zona e guardare se i sacchetti sono usurati ,rotti cambiarli o tappare se possibile con pezze o se no rifarli completamente con sacchi di iuta cuciti rigorosamente a mano.faccio ciò che mi dice sempre, perché ho imparato a pensare come lui la sua scuola e di Sergio,ho molti segreti che mi porto nella gobba ,li tengo stretti.quindi ho raccolto un Po di contenuto che usciva da un sacchetto di 5 kg con una paletta lo messo dentro a un bacinella di gomma tipo quelle che si usa per stendere i panni , un Po d’acqua e ho iniziato a far ondeggiare come nel bagnasciuga al mare quanta bella roba gialla usciva dalle ondine poi in fondo piano piano ne usciva una che sembrava una acciuga in quel momento non mi veniva altro che quella figura li gli mancava solo la coda