L’oro come “merce di scambio”
E’ sicuramente degno di nota il fatto che nell’Antico
Testamento la parola “oro” compare ben 415 volte. Per
esempio quando viene introdotta la figura di Abramo
viene scritto “Abram era molto ricco in bestiame, argento
e oro” (Genesi 13, 2). In realtà nell’Antico Testamento il
metallo prezioso non viene mai usato come vero e proprio
“denaro”. Nell’intera Bibbia l’oro ha una semplice funzionesociale e non è mai considerato un oggetto di culto. Il
metallo prezioso cominciò ad assumere aspetti primitivi
di “denaro” circa 4000-4500 anni fa e dopo 2500-2600
anni apparvero in circolazione le prime monete d’oro.
Nonostante l’oro fosse la merce di scambio principale,
comunque, è da segnalare che venivano usati anche metalli
come il rame e soprattutto l’argento, anche se il rapporto
di scambio fra oro e argento variava da 6:1 a 8:1. A Roma,
nel periodo dei primi imperatori, il valore dell’oro superava
quello dell’argento addirittura di 11-12 volte. Durante il
V secolo d.C. in Europa occidentale il rapporto arrivò
ad essere di 18:1. Soltanto nel XIX secolo, comunque, il
metallo prezioso divenne il principale metallo monetario,
al punto da far introdurre il sistema monetario chiamato
“gold standard” nei principali paesi capitalistici.
La prima moneta d’oro dell’età moderna fu coniata nel
1252 a Firenze con il nome di “fiorino”, e conteneva 3,5
grammi del metallo prezioso. Poi seguirono Genova eVenezia e, nel nord Europa, la Germania e i Paesi Bassi.
Zecchini e ducati hanno accompagnato lo sviluppo
economico dell’Europa occidentale sino ai secoli XVII
e XVIII. E’ utile ricordare comunque, che la principale
funzione di queste monete era rivolta al commercio
estero, per quello interno infatti ci si serviva di monete
d’argento. Il Luigi d’oro (1640) moneta circolante ai tempi
di Luigi XIII, durò fino alla rivoluzione francese, mentre
il doblone, che conteneva una grammatura d’oro doppia
rispetto al fiorino, rimase la moneta principale della Spagna
per i secoli XVI e XVII.