25 Luglio 2013 con gli amici Giuseppe Contin e Marcello partiamo di buon mattino con destinazione Valle Anzasca. L’idea iniziale era quella di andare a cercare oro sul Segnara, ma in località molini affacciatici dal ponte sull’Anza che porta in Val Segnara, Marcello è attirato da tutto il bedrock affiorante e in effetti la vista è invitante. Siamo in dubbio e decidiamo di affidarci alla sorte. Lanciamo la classica moneta, testa “Segnara” o croce “Anza”, risultato testa (Dante, moneta da 2 euro). Riguardiamo verso il basso….. troppo invitante…… non abbiamo dato retta al responso della moneta. Parcheggiamo a fianco di una catasta di legna, scarichiamo le attrezzature e zaini in spalla ci avviamo. Il primo tratto di discesa nel bosco è intriso d’acqua e scivoloso, poi in piano percorriamo il canale in direzione del Santuario della Madonna della Gurva (XVII sec) e, poco prima della chiesa, ci caliamo giù aiutati da una corda che Marcello ha previdentemente portato. Ricognizione dal ponte della chiesetta in su sino al p.te del Segnara. Si notano i segni di una recente buona piena, 3 metri d’acqua abbondanti sopra il livello attuale, non segni di lavori recenti anche se in diversi punti si vedono tratti di bedrock a spigolo vivo segno di lastre scalzate di recente. Nella foto a fianco è il tratto dell’Anza che abbiamo considerato e i cerchietti indicano le zona di attività della giornata.

Anch’io inizio ad aprire fessure scalzando blocchi, due metri a valle di Marcello ma, lavato il materiale, il risultato è molto scarso. Passo al punto 3 della foto, quasi al centro dell’Anza, due bellissime fessure da 1 cm. in linea con il flusso d’acqua. Riesco a scalzare e togliere completamente il parallelepipedo della foto 30x30x130 di lunghezza e recupero un secchio di sabbia. Lavo con attenzione ….. una scaglietta da 3 mm. e pochissimi puntini. E’ quasi mezzogiorno e sull’Anza il sole è a picco e si suda a fontana. Mi sposto per un altro tentativo, a monte di dove sta lavorando Contin. A centro fiume alla fine di una schiena di bedroch liscissimo scalzo un blocco terminale con una fessura di 5-6 mm. lunga 60 cm e profonda circa 50 cm. Terzo risultato, ….. ancora deludente.

Ultimo tentativo e speranza. Poco a valle di Contin una schiena di bedrock liscissima che finisce a picco su un blocco di notevoli dimensioni mai toccato. E’ troppo invitante come sfida, facendo tesoro degli insegnamenti del maestro Giuseppe Carenzo inizio lavorando di leverino, molleggio ricercando la giusta risonanza….. inserisco uno scalpello ….. molleggio di leverino e inserisco sassi a cuneo ….. sempre più grossi

Pian piano il masso si muove e quando riesco a spostarlo di una quindicina di cm. comincio a recuperare tutto il materiale della fessura. Lavato il tutto il risultato è stato soddisfacente se pur non esaltante. Si è vero il risultato è modesto ma, …. vuoi mettere la soddisfazione d’essere riuscito nell’impresa di spostare quel masso e aprire quella fessura! ….

Alle 15 decidiamo di smettere. Faticosa la salita dopo la giornata intensa sul fiume. Anche se il raccolto è stato in verità scarsino siamo tutti e tre soddisfatti per la giornata, è stata comunque una buona esperienza. Siam cercatori d’oro, vuol dire che questa volta non siamo stati bravi ad individuare il posto migliore. Ritenteremo in una prossima occasione. In altre occasioni lavorando quasi allo sbocco della valle il raccolto era stato più ricco. Sulla strada del ritorno la considerazione che abbiamo poi fatto è che quando la moneta dice testa ….. testa deve essere. Giuseppe

P.S. il raccolto pesato della giornata è di 0,15 grammi

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